MCH alto o basso: cause, sintomi e significato
admin 08/03/2019 Salute
Cosa significa la sigla MCH? Consultando le analisi del sangue è facile imbattersi in questo valore ed è lecito farsi delle domande e pensare a quando si può stare tranquilli quando ci troviamo in presenza di valori normali. E se il valore del MCH è alto oppure basso come ci si deve comportare?
Conosciamo meglio il significato del valore MCH, delle cause che inducono tale valore a cambiare e i possibili rimedi esistenti che consentono all’organismo di mantenere i valori nella media.
Cosa è l'MCH?
Il termine MCH, iniziali dei termini inglesi Mean Copuscolar Hemoglobin, è l’indice del contenuto medio di emoblobina (contenuto medio di hb), appunto contenuto all’interno dei globuli rossi del sangue. Il valore MCH viene misurato nell’unità di misura picogrammi mediante due procedimenti diversi: uno prevede di dividere l’emoglobina contenuta in 1 litro di sangue per il corrispettivo numero medio dei globuli rossi, l’altro mediante un cellule di natura elettronica.
Quindi per determinare i valori dell’ MCH occorre un prelievo del sangue, appunto un emocromo mch, effettuato al mattino. Qualora i valori dovessero essere più alto della media oppure più bassi, al fine di ottenere una accurata diagnosi, è opportuno studiare il valore dell’MCH non solo a se stante ma anche il relazione ad altri valori che possiamo ottenere mediante le analisi del sangue mch.
Valori di MCH considerati come normali sono compresi tra 26/27 e 31-32 picogrammi, indifferentemente dal sesso ossia se si tratta di pazienti maschili o femminili, mentre tale valore può cambiare in base all’età. Quindi cosa significa dunque quando ci troviamo di fronte a valori alterati di MCH?
MCH alto cause
Un valore di MCH alto potrebbe essere il segnale di differenti tipologie di anemie e patologie.
Primo di tutte, la cosidetta anemia macrocitica che è provocata da uno insuffiente apporto all’organismo della vitamina B12 oppure della vitamina B9 denominata anche acido folico: in tal caso l’alimentazione risulta fondamentale ed occorre modificarla introducendo maggiori verdure a foglia verde e proteine animali. In modo simile, potrebbe essere presente un’anemia provocata dalla celiachia, conosciuta più comunemente come intolleranza al glutine, che frequentemente provoca proprio questa tipologia di disturbo. Scoprire un valore elevato di MCH potrebbe essere anche alla base di un abuso di alcool, danni correlati al fegato oppure un quadro clinico noto come ipotiroidismo.
Cosa è possibile fare se scopriano di avere un valore ci MCH alto? Prima di tutto è consigliato rivolgersi al proprio medico il quale, prendendo in esame anche altri parametri, avrà la possibilità di elaborare un quadro complessibvo della situazione. Quindi sarà necessario effettuare un controllo completo dell’emocromo al fine di esaminare anche i valori dell’MCV, termine inglese che sta per Mean Corpuscular Volume, ossia il volume medio dei globuli rossi che si trovano nel sangue, ed il valore di MCHC (dal termine inglese Mean Corpuscolar Hemablobin Concentration) con lo scopo di determinare la concentrazione cellulare dell’emoblobina. Qualora il medico avesse il sospetto di patologie legate alla tiroide allora verrà raccomandato di effettuare anche un esame di endocrinologia approfondito.
MCH basso: cosa significa?
Un valore di MCH basso potrebbe essere invece alla base di un’anemia ipocromica, nota più comunemente come clorosi, che provoca un serie di disturbi come la mancanza di appetito, stanchezza. Allo stesso tempo potrebbe essere il sintomo di un’anemia sideropenica provocata da una carenza di ferro a causa di un’alimentazione non corretta, oppure la conseguenza di un’emorragia, gravidanza in corso o copiose mestruazioni.
Qualora si trattasse di anemia sideropenica occorre correggere l’alimentazione introducendo nella propria dieta uova, carni rosse, frutta secca e legumi. La cosa fondamentale per assumere ferro in quantità elevate è quella di incrementare la dose di vitamina C, per esempio accompagnando le pietanze con succo di limone.
Alla basa di un valore di MCH basso può celarsi anche una patologia genetica come ad esempio l’anemia mediterranea oppure la talassemia che provoca una bassa produzione di emoblobina e che oggi può esssere diagnosticata addirittura nel periodo precendente la nascita. La forma più severà è nota con il termine morbo di Cooley. Questa malattia fa la sua comparsa nei primi mesi di vita e si trasmette solamente se entrambi i genitori ne sono portatori. Chi soffre del morbo di Cooley è obbligato a sottoporsi a trasfusioni di sangue ogni mese ed ad assumere medicinalei ferrochelanti. Tale patologia porta ad avere anomalie facciali e debolezza muscolare ed alcune complicanze possono condurre a problemi al fegato, patologie cardiache e osteoporosi con mutazioni dello scheletro e decremento di massa ossea.
Ulteriori cause alla base di valori bassi di MCH possono essere provocati anche da fattori non correlati al sangue come per esempio l’artrite reumatori o nel caso di un tumore.
E’ sempre consigliato rivolgersi al proprio medico di fiducia o ad uno specialista che potrà esaminre il quadro clinco ed effettuare una precisa diagnosi con conseguente cura.
MCH alterato: sintomi e cause
Le molteplici cause che sono alla base di un valore di MCH alto o basso sono riconducibili all’emoglobina, la proteina essenzioale per il nostro organismo poiché conduce l’ossigeno a tutti i tessuti del corpo. Quando ci troviamo di fronte a valori alterati può significare che possiamo trovarci di fronte a diverse tipologie di anemia, oppure a stati momentanei come ad esempio la gravidanza.
Per tale motivo, per le donne che stanno vivendo una gravidanza, il medico più frequentemente raccomando di assumere quotidianamento acido folico e ferro, questo anche per un sana crescita del bambino.
Inoltre valori alterati di MCH sono spesso accomgnati da sintomi come fiato corto, palpitazioni, pallore, intorpedimento degli arti superiori ed inferiori, insonnia, stanchezza fisica e perdita di concentrazione.