Disturbo ossessivo compulsivo: cos’è, tipologie e come trattarlo
admin 19/03/2019 Psicologia
Il disturbo ossessivo compulsivo – semplificato nel suo acronimo DOC – è uno dei disturbi presenti nel DSM 5 caratterizzato da pensieri e impulsi ricorrenti che diventano vere e proprie ossessioni a cui seguono delle compulsioni. In molti casi si tende a definire il DOC in maniera impropria utilizzando termini colloquiali come fissazioni, fisse, manie...
La diffusione del disturbo ossessivo compulsivo è più ampia di quanto ci si possa aspettare. Infatti questo disturbo affligge circa il 2,5% della popolazione colpendo in maniera particolare nell’età che va dall’adolescenza (13-16 anni) fino a quando si diviene giovani adulti (25-30 anni).
Sottovalutare il DOC può essere un grande errore poiché si tratta di un disturbo che può – se non trattato adeguatamente – divenire facilmente cronico. Il disturbo ossessivo compulsivo mina la quotidianità dei pazienti che ne sono affetti compromettendo le loro relazioni sociali, la vita di coppia, quella lavorativa e lo studio.>p>
È per questo che è sempre importante rivolgersi ad uno psicologo per mettere in atto le strategie e le attività più adatte per controllarlo.
Tipologie ed esempi di disturbo ossessivo compulsivo
Il DOC ha diverse manifestazioni e "tipologie". Abbiamo chiesto al Dott. Damiano Colamonico, psicologo a Torino, di aiutarci a far luce su questo tema e di raccontarci e spiegarci le caratteristiche e differenze del DOC nelle sue manifestazioni più diffuse e di cui poco si parla.
Disturbo ossessivo compulsivo da accumulo
DOC da accumulo: Il disturbo ossessivo compulsivo da accumulo, o disturbo di accumulo, è una delle tipologie di DOC maggiormente conosciute, questo grazie a trasmissioni televisive che ne estremizzano alcuni aspetti o grazie a stereotipi che vivono nella nostra cultura da sempre. La manifestazione di questo disturbo è l’accaparramento compulsivo – o disposofobia – di oggetti che non hanno alcun valore (riviste, giornali, bottiglie vuote…).
Disturbo ossessivo compulsivo superstizioso
DOC superstizioso: Questo disturbo ossessivo è un’estremizzazione di pensieri e azioni che attingono alla sfera della superstizione. Si manifesta evitando o ritualizzando, in maniera compulsiva, determinate azioni o situazioni. Alcuni esempi sono il ripetere un preciso numero di volte una specifica azione, pronunciare alcune parole, evitare di guardare determinate cose (carri funebri, corci…). Quando chi ne è affetto vive nella convinzione che mettere in atto determinati atteggiamenti possa modificare l’andamento delle cose, siamo in presenza di DOC superstizioso.
Disturbo ossessivo compulsivo Omosessuale
DOC omosex: Spesso confuso con paura di essere gay o con omosessualità latente, il DOC Omosessuale ha sintomi e caratteristiche specifiche. Il Dott. Colamonico ci spiega che si tratta di un disturbo ossessivo compulsivo molto diffuso di cui però si parla poco e con ancora pochi studi a riguardo. Le manifestazioni e sintomi del DOC omosex sono l’ossessione e la sfrenata paura di essere o diventare gay. Questo tipo di pensieri compulsivi pregiudica la quotidianità del soggetto che mette in continuo dubbio il proprio orientamento sessuale, convincendosi di essere attratto da persone del suo stesso sesso.
Disturbo ossessivo compulsivo da contaminazione
DOC da contaminazione: Anche questa tipologia di DOC è molto diffusa – e alimentata – tra le persone. Una persona affetta da questo disturbo ossessivo è vive come una mania la paura di essere infettata o contaminata da batteri e malattie. Ne deriva un comportamento compulsivo che porta ad un’eccessiva igiene o l’evitamento di determinate situazioni.
Terapia cognitivo comportamentale come cura del DOC
La Terapia Cognitivo Comportamentale – TCC – viene riconosciuta ampiamente da tutta la comunità scientifica e dall’organizzazione mondiale della sanità, come lo strumento di cura del DOC più efficace.
Agendo direttamente sulle abilità cognitive del paziente il trattamento cognitivo comportamentale opera direttamente sui sintomi del DOC e le sue manifestazioni, insegnando al paziente come riconoscere e gestire i pensieri ossessivi e come regolare le azioni compulsive.
Si tratta inoltre di una terapia breve che in poco tempo garantisce grandi risultati.