RDW-SD alto nel sangue: cosa significa e come si misura?
admin 25/07/2018 Salute
Un semplice esame di routine del sangue permette di individuare il valore di RDW-SD. Ma di cosa si tratta, per la precisione?
La sigla inglese RDW-SD sta a indicare un parametro che riguarda i globuli rossi, in particolare l’ampiezza della curva dei volumi. Parliamo quindi di un aspetto fondamentale per la salute di ogni persona. In alcuni casi, grazie a un prelievo di pochi minuti, è possibile riscontrare un RDW-SD alto o un RDW-SD basso che può rappresentare il primo importante segnale di una serie di patologie in atto nel nostro organismo.
Insieme ad altri indici relativi ai globuli rossi, come il volume corpuscolare medio (MCV) ad esempio, abbiamo la possibilità di individuare possibili cause di anemia.
Cosa è l’RDW-SD?
Il valore del RDW-SD è una delle due metodologie che ci permette di calcolare l’RDW. Qualunque sia la scelta del laboratorio a cui ci rivolgiamo, l’esito sarà sempre lo stesso. Vi sono strutture, infatti, che calcolano l’RDW- SD (deviazione standard), ovvero la distribuzione e relative misure dei globuli rossi all'interno del sangue, mentre altri misurano l’RDW-CV (coefficiente di variazione) che tiene conto di vari aspetti come la deviazione standard unitamente al MCV.
Nessuna preparazione particolare occorre, da parte del paziente, per conoscere l’RDW. Basta effettuare un prelievo di campione di sangue al mattino a digiuno, prima di fare colazione.
RDW-SD alto: cosa significa?
Un RDW-SD alto indica una notevole variazione nelle dimensioni delle cellule dei globuli rossi presenti nel campione di sangue. Questo fenomeno può derivare da diverse condizioni mediche.
Un RDW-SD elevato può essere causato da varie ragioni. Prima di tutto può essere un indicatore di anemia, in quanto il corpo può produrre eritrociti di dimensioni diverse per compensare la carenza di emoglobina. Inoltre, carenze di ferro e disturbi ematici come la talassemia possono contribuire a questa variabilità. Condizioni mediche croniche come malattie renali o epatiche possono anche influenzare la produzione di cellule del sangue rosso, contribuendo a un RDW-SD elevato.
Bisogna notare che il RDW-SD alto è un segno non specifico e non fornisce una diagnosi definitiva. Per determinare la causa sono necessari ulteriori esami di laboratorio e una valutazione medica completa. Quindi se si scopre un RDW-SD elevato nei risultati dei test del sangue è essenziale consultare un medico per una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato.
Quali sono le cause dell'RDW-SD alto?
Le cause legate ad un RDW-SD alto possono essere caussate da diversi fattori e si possono riscontrare in patologie come anemia, sanguinamento, malattie croniche, malattie ematologiche e malattue infiammatorie.
Ecco alcune delle possibili cause dell'RDW-SD alto:
- Anemia: L'RDW-SD può aumentare in presenza di diversi tipi di anemia, come l'anemia da carenza di ferro, l'anemia da deficit di vitamina B12 o folati, l'anemia emolitica autoimmune o l'anemia falciforme. Queste condizioni possono influenzare la produzione o la sopravvivenza delle cellule rosse nel sangue, portando a una maggiore variazione nella dimensione delle cellule.
- Sanguinamento: L'RDW-SD può aumentare quando si verifica un sanguinamento significativo. Il corpo può rispondere alla perdita di sangue producendo nuove cellule rosse più giovani e di dimensioni diverse, il che si riflette in un RDW-SD elevato.
- Malattie croniche: Alcune malattie croniche, come le malattie renali, le malattie del fegato o il diabete, possono influire sulla produzione e sulla maturazione delle cellule rosse nel midollo osseo, causando un aumento dell'RDW-SD.
- Malattie ematologiche: Condizioni come la talassemia, la sideroblastica anemia, l'aplasia midollare o il mielodisplasia possono provocare un RDW-SD alto a causa di alterazioni nella produzione o nella maturazione delle cellule rosse.
- Malattie infiammatorie: Le malattie infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide o la malattia infiammatoria intestinale, possono influire sulla produzione di cellule rosse nel midollo osseo, portando a un aumento dell'RDW-SD.
È importante sottolineare che queste sono solo alcune delle cause comuni dell'RDW-SD alto e che la valutazione clinica approfondita da parte di un medico è necessaria per determinare la causa specifica in un dato individuo.
Quali sono i sintomi di un alto RDW-SD?
L'RDW-SD di per sé non causa sintomi o segni specifici. L'RDW-SD è una misura che indica la variazione nella dimensione delle cellule rosse nel sangue ma non è direttamente correlato a sintomi o condizioni specifiche.
Però un valore di l'RDW-SD alto può essere un indicatore di alcune condizioni che potrebbero causare sintomi o segni. Ad esempio, un RDW-SD elevato associato a una bassa conta di emoglobina può suggerire la presenza di anemia. I sintomi comuni dell'anemia includono stanchezza, debolezza, pallore della pelle, dispnea (respiro corto), palpitazioni e vertigini.
Se l'RDW-SD alto è dovuto a una condizione specifica come ad esempio una malattia cronica come una malattia renale o del fegato, i sintomi possono includere affaticamento, perdita di appetito, gonfiore addominale, prurito o urine scure.
E' importante sottolineare che l'RDW-SD alto da solo non fornisce informazioni definitive sulla presenza o sui sintomi di una condizione specifica. È necessario considerare l'RDW-SD insieme ad altri parametri ematici e fattori clinici per una corretta valutazione e diagnosi.
Perchè si misura l'RDW?
La misurazione dell'RDW, spesso inclusa nel conteggio ematico completo (CBC), può fornire informazioni utili sulla condizione dei globuli rossi e può essere utilizzato come indicatore di varie patologie.
RDW-SD: come si calcola
L’RDW-SD viene rappresentato in Femtolitri, dando come risultato una misura della larghezza dell’istogramma di distribuzione, da un punto di vista della grandezza degli stessi globuli rossi.
A tal proposito, esiste un grafico dove è rappresentata la distribuzione dei globuli rossi con una curva gaussiana. Per ottenere il calcolo preciso con le analisi del sangue, occorre dividere la deviazione standard (SD) per il volume medio dei globuli rossi (MCV). Il risultato andrà poi moltiplicato per 100. In questo modo sarà possibile conoscere il parametro che indica l’indice di omogeneità dei globuli rossi presenti nel nostro sangue.
L’importante è, alla fine dell’intero percorso, rivolgersi al proprio medico di fiducia: sarà lui, infatti, a interpretare i valori, a riscontrare eventuali patologie e a indirizzarci verso le cure migliori.